olio evo aprutino pescarese

OLIO EVO APRUTINO PESCARESE DOP, DALLA TRADIZIONE ALLA PRODUZIONE

olio evo aprutino pescarese

Il territorio pescarese tra Pianella, Loreto Aprutino e Moscufo, annovera tra le sue produzioni agroalimentari un vanto della cucina italiana ed estera: l’EVO Aprutino Pescarese DOP conosciuto per le sue caratteristiche organolettiche e salutari.

La DOP pescarese ha una storia che intraprende i suoi primi passi dal IV-III secolo a.C.
Due i fattori che  ne hanno fatto la sua fortuna: il clima temperato della zona e la possibilità di utilizzarlo come mezzo di pagamento. Numerose sono le testimonianze che vanno dagli annali storici romani, ai testi di Virgilio, Ovidio e Gabriele D’Annunzio (nelle Laudi e nelle Novelle della Pescara) seppur di epoca più recente.
Una tradizione olivicola che vede il passaggio di testimone da padre in figlio, di anno in anno, nel periodo compreso tra il 20 ottobre e il 10 dicembre quando, stesi i teli a terra e attrezzatura alla mano, si dà il via all’antico rituale: prima la raccolta, poi il lavaggio e, infine, la molitura delle olive che deve avvenire entro e non oltre i 3 giorni dalla raccolta.

L’olio extravergine di oliva aprutino pescarese è stato tra i primi ad ottenere il riconoscimento di Denominazione di Origine Protetta dalla Comunità Europea nel luglio del 1996 e nasce nel cosiddetto triangolo d’oro (Pianella, Loreto Aprutino e Moscufo), da circa 1.800.000 ulivi sparsi sul territorio con una produzione media di 70.000 quintali di EVO.
La provincia maggiormente interessata dalla produzione è quella di Pescara in particolare i comuni di Alanno, Bolognano, Castiglione a Casauria, Cappelle sul Tavo, Carpineto della Nora, Catignano, Città Sant’Angelo, Civitaquana, Civitella Casanova, Cepagatti, Collecorvino, Corvara, Cugnoli, Elice, Loreto Aprutino, Manoppello, Montebello di  Bertona, Montesilvano, Moscufo, Nocciano, Penne, Pescosansonesco, Pianella, Picciano, Pietranico, Rosciano, San Valentino, Scafa, Spoltore, Tocco da Casauria, Torre de’ Passeri, Turrivalignani e Vicoli.

VARIETÀ E CARATTERISTICHE DELL’OLIO EVO APRUTINO PESCARESE

La DOP Aprutino Pescarese è data per l’80% da una miscela delle varietà Dritta, chiamata anche Loretana o Moscufese, proveniente appunto dai comuni di Loreto e Moscufo; Leccino, di origine Toscana, importato in Abruzzo nel dopoguerra; Toccolana appartenente all’area Casauriense. A queste si aggiungono, per il 20%, le varietà locali come la carpinetana, intosso e gentile.
Ed è proprio questa miscela che conferisce all’olio le tipiche caratteristiche organolettiche: il colore verde arricchito con sfumature gialle, privo di coloranti e conservanti; l’aroma richiama il profumo dell’erba falciata mista al sapore di mandorla, carciofo e foglia di pomodoro che nel loro insieme creano un gusto equilibrato in bocca tra l’amaro e il piccante.
Altro elemento distintivo è il livello di acidità attestato mediamente intorno allo o,6% (espressa in acido oleico).

CURIOSITÀ

Il gusto amaro e piccante rendono l’olio EVO Aprutino Pescarese un alimento utile per combattere il colesterolo, prevenire i problemi cardiovascolari e migliorare la digestione.
Prima del confezionamento, l’olio viene sottoposto a un panel test. Successivamente, il prodotto finito viene confezionato in bottiglie di vetro o lattine con apposita etichetta riportante l’anno di produzione, il logo del consorzio, il codice univoco e la dicitura DOP.